EcoCentroLombardia

Un progetto per l'ambiente


Ri.Ri, pannello n.8

Mostra permanente interattiva

EcoCentro


Altre forme di smaltimento

La mostra

La raccolta dei RAEE rappresenta uno dei flussi di rifiuti individuati come prioritari dalle politiche dell’Unione Europea, sia per la loro complessa composizione, sia per l’elevata produzione registrata negli ultimi anni.

L’art. 6 comma 1 del D.Lgs. 151/2005, di recepimento delle direttive europee, che dispone l’obbligo di separare, raccogliere e conferire i RAEE in maniera differenziata ha fissato per il 2008 l’obiettivo minimo di raccolta pro capite di 4 kg/anno.

In Lombardia nel 2011 sono state raccolte 46.367 tonnellate di RAEE e, su un totale di 1.544 comuni, 1.074 comuni hanno superato l’obiettivo, mentre 60 non hanno ancora attivato la raccolta differenziata dei RAEE. Questi ultimi sono costituiti prevalentemente da comuni di piccole dimensioni (meno di 1.500 abitanti) e privi di area attrezzata sul proprio territorio comunale.

Si stanno inoltre diffondendo - organizzate dalle aziende che si occupano di raccolta e smaltimento dei rifiuti - dei luoghi appositi denominati Aree Ecologiche o Centri di Raccolta Comunale (CdR), dove ci sono varie zone e vari cassoni in cui è possibile portare prodotti che possono essere riciclati (ad esempio i frigoriferi) oppure prodotti pericolosi per l'ambiente, che non devono essere abbandonati o gettati nel cassonetto della raccolta differenziata.

Si evidenzia che nel 2011 ha trovato piena applicazione il D.M. 65 dell’8 marzo 2010. Tale decreto consente al cittadino che acquista una nuova apparecchiatura elettronica di lasciare al negoziante quella vecchia, se della stessa tipologia. Il ritiro è obbligatorio e gratuito e consente al commerciante il conferimento in forma semplificata presso i Centri di Raccolta Comunali (CdR).

Inoltre lo stesso decreto consente ai negozianti (generalmente le catene della grande distribuzione) di realizzare appositi “Luoghi di Raggruppamento” (LdR), dove i RAEE raccolti ai sensi del suddetto D.M. vengono stoccati in attesa del conferimento agli impianti di recupero. Dei 62 Luoghi di Raggruppamento censiti in Italia dal Centro di Coordinamento RAEE (“CdC RAEE”), ben 17 si trovano in Lombardia.

Nelle legge Nazionale si indica infine la strada della termodistruzione (in appositi impianti: gli inceneritori) per incenerire i rifiuti residui dai trattamenti sopra indicati e per trarne il massimo di recupero energetico, riducendo il ricorso alle discariche. Le nuove tecnologie e la pressione dell'opinione pubblica hanno permesso che gli impianti moderni siano in grado di depurare i fumi e di garantire sicurezza, ma la discussione è ancora accanita. Il conferimento all'inceneritore di rifiuti selezionati e trasformati in combustibile idoneo permette anche di ricavare al massimo energia sotto forma di elettricità e di termoriscaldamento. Si calcola che l'energia ottenuta da 4 kg di rifiuti urbani sia equivalente a quella di 1 mq di metano.

Si può dividere e riciclare quasi tutto e ciò che resta...


Tra le migliaia di prodotti industriali, vi sono anche quelli che possono essere chiamati "tecnologici": sono prodotti complessi, costruiti con tanti pezzi e con tanti materiali diversi: tv, computer, fotocopiatrici, automobili, motocicli, frigoriferi, lavatrici....

Le aziende produttrici si pongono più che in passato il problema della possibilità di smontare, riutilizzare e distruggere questi prodotti: produrre non significa più solo "fare", ma anche mettere in atto un processo continuo e circolare in cui il "fare" si collega al "dis-fare" e al "ri-fare". Si sta sviluppando una industria "per smontare" che influisce sulla progettazione del prodotto stesso, che richiede che ogni materiale sia contrassegnato con un simbolo, che toglie all'inizio del processo i materiali pericolosi dai prodotti complessi (olio, fluidi refrigeranti, ecc.): ad esempio lo smontaggio e triturazione delle auto rottamate;  il trattamento simile del recupero dai frigoriferi di alluminio, rame, carcasse metalliche, plastiche e vetri.

Nelle “rifiuterie” sopra descritte che cosa portereste?


Esempi:


Oggetti ingombranti che non entrano nel cassonetto (mobili, elettrodomestici non più utilizzabili)

Vestiti e stracci

Olio usato delle auto

Batterie delle auto

Pneumatici usati

Rami e scarti delle piante da giardino

Sostanze tossiche o infiammabili come vernici, solventi avanzati

Piccole quantità di materiali di demolizione (calcinacci derivanti dai lavori 'fai da te')

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